Descrizione
Villa Marzoni e il Museo Etnografico della Bassa Novarese
L'edificio storico in esame corrisponde alla Villa Marzoni, sede del Museo della Civiltà contadina; sorge su un dosso naturale sui resti dell'antico castello risalente al XV secolo, e precisamente di ciò che rimaneva dell'antico mastio. Nel 1896 l'ingegner Luigi Marzoni edificò una villa padronale che oggi è sede permanente del Museo della Civiltà e Cultura della Bassa Novarese.
In corrispondenza dei saloni del primo piano sono presenti gli attrezzi e gli oggetti legati alle attività svolte nel tipico ambito agricolo della zona: al piano superiore sono esposte tele di artisti famosi a livello nazionale. Il complesso a corte interna è realizzato con le tecniche costruttive tradizionalmente in uso in questo contesto storico, ovvero con un impiego prevalente di murature laterizia.
Il complesso, pur oggetto - in tempi relativamente recenti - di interventi di rifunzionalizzazione, non ha subito trasformazioni radicali. Allo stato attuale le murature perimetrali esterne risultano protette da uno stato di intonaco di tonalità giallo paglierina, con zoccolo basamentale continuo di tonalità contrastante, segnato da degrado. I fronti interni conservano i caratteri tipologici originari, quali gli archi su colonne in corrispondenza del primo livello fuori terra. Conservato anche il ballatorio esterno. Nel caso della realizzazione (realmente motivata) di rappezzi relativamente all'edificio in corrispondenza delle parti non oggetto di interventi di ripristino, si avrà cura di limitarne al massimo l'estensione: di procedere con tecnica rigorosamente non distruttiva (tipo cuci-scuci) ed impiegando materiali e sostanze affini a quelli originari e legante a base di malta di calce naturale.
Fra gli interventi consigliati per una ottimizzazione della fruibilità del complesso vi è la bonifica dall'umidità capillare di risalita realizzata al piede della muratura. Auspicato inoltre il recupero conservativo di ulteriori ambienti.
Edificio storico con caratteri tipologici originali
L'edificio storico in esame fa parte integrante del complesso storico edilizio di Villa Marzoni.
Presenta elementi di interesse in quanto conserva molti dei caratteri tipologici originari.
In corrispondenza del livello inferiore sono presenti locali tradizionalmente legati allo svolgimento delle attività agricole, mentre le funzioni residenziali erano ospitate nei locali del livello superiore.
Il collegamento fra i due piani era realizzato attraverso la scala esterna ancora in opera, segnata da forte degrado. In sito anche i serramenti di chiusura originari, cos come la pavimentazione in acciottolato antistante all'ingresso.
Significativa sotto il profilo tipologico anche l'esistenza in facciata di una arcata ormai tamponata, ad arco ribassato, verosimilmente corrispondente ad un ingresso realizzato nel secolo XIX. Importante sottolineare lo stato conservativo a dir poco pessimo del bene, con degrado dello stesso manto di copertura con perdita di elementi, presenza di quadro fessurativo, conseguente al degrado avanzatissimo delle strutture murarie laddove, ormai ampliamente dilavata la finitura ad intonaco ove presente, sono le stesse strutture murarie portanti ad essere sottoposte a preoccupanti fenomeni di perdita di materiale, a partire dall'erosione dei giunti di legante.
L'edificio storico in esame corrisponde alla Villa Marzoni, sede del Museo della Civiltà contadina; sorge su un dosso naturale sui resti dell'antico castello risalente al XV secolo, e precisamente di ciò che rimaneva dell'antico mastio. Nel 1896 l'ingegner Luigi Marzoni edificò una villa padronale che oggi è sede permanente del Museo della Civiltà e Cultura della Bassa Novarese.
In corrispondenza dei saloni del primo piano sono presenti gli attrezzi e gli oggetti legati alle attività svolte nel tipico ambito agricolo della zona: al piano superiore sono esposte tele di artisti famosi a livello nazionale. Il complesso a corte interna è realizzato con le tecniche costruttive tradizionalmente in uso in questo contesto storico, ovvero con un impiego prevalente di murature laterizia.
Il complesso, pur oggetto - in tempi relativamente recenti - di interventi di rifunzionalizzazione, non ha subito trasformazioni radicali. Allo stato attuale le murature perimetrali esterne risultano protette da uno stato di intonaco di tonalità giallo paglierina, con zoccolo basamentale continuo di tonalità contrastante, segnato da degrado. I fronti interni conservano i caratteri tipologici originari, quali gli archi su colonne in corrispondenza del primo livello fuori terra. Conservato anche il ballatorio esterno. Nel caso della realizzazione (realmente motivata) di rappezzi relativamente all'edificio in corrispondenza delle parti non oggetto di interventi di ripristino, si avrà cura di limitarne al massimo l'estensione: di procedere con tecnica rigorosamente non distruttiva (tipo cuci-scuci) ed impiegando materiali e sostanze affini a quelli originari e legante a base di malta di calce naturale.
Fra gli interventi consigliati per una ottimizzazione della fruibilità del complesso vi è la bonifica dall'umidità capillare di risalita realizzata al piede della muratura. Auspicato inoltre il recupero conservativo di ulteriori ambienti.
Edificio storico con caratteri tipologici originali
L'edificio storico in esame fa parte integrante del complesso storico edilizio di Villa Marzoni.
Presenta elementi di interesse in quanto conserva molti dei caratteri tipologici originari.
In corrispondenza del livello inferiore sono presenti locali tradizionalmente legati allo svolgimento delle attività agricole, mentre le funzioni residenziali erano ospitate nei locali del livello superiore.
Il collegamento fra i due piani era realizzato attraverso la scala esterna ancora in opera, segnata da forte degrado. In sito anche i serramenti di chiusura originari, cos come la pavimentazione in acciottolato antistante all'ingresso.
Significativa sotto il profilo tipologico anche l'esistenza in facciata di una arcata ormai tamponata, ad arco ribassato, verosimilmente corrispondente ad un ingresso realizzato nel secolo XIX. Importante sottolineare lo stato conservativo a dir poco pessimo del bene, con degrado dello stesso manto di copertura con perdita di elementi, presenza di quadro fessurativo, conseguente al degrado avanzatissimo delle strutture murarie laddove, ormai ampliamente dilavata la finitura ad intonaco ove presente, sono le stesse strutture murarie portanti ad essere sottoposte a preoccupanti fenomeni di perdita di materiale, a partire dall'erosione dei giunti di legante.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via San Carlo, 14 |
Telefono | 0321.846118 (Comune) |
Apertura | Su appuntamento |
Tariffe | Ingresso gratuito |
Informazioni | Proprietà: Ente locale Coperture: genere a tetto, forma semplice a falde Uso originale: edificio residenziale nobiliare Uso attuale: museo etnografico Carta per la georeferenzazione: Ctr 1:10.000; 138060 |
Mappa
Indirizzo: Via S. Carlo, 18, 28070 Tornaco NO, Italia
Coordinate: 45°21'29,1''N 8°42'57,5''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
aperture programmate
Eventi
Nessun evento in programma